Il sentiero “de la Palù” congiunge l’abitato di Pellizzano alla Malga Bassa passando attraverso la foresta accanto al Rio Foce il cui suono accompagna il visitatore in molti punti del percorso.
Fin dai primi passi nel bosco l’attenzione viene catturata dalla forza della natura: le rocce trasformate in origine dall’innalzamento delle montagne e successivamente levigate e trasformate dall’azione costante dell’acqua.
Il sentiero risale lungo un’antica mulattiera ed è circondato da un bosco adulto. Questa situazione è però relativamente recente dal momento che nei primi del 900 la zona era interamente adibita a pascolo.
Superato lo scalino più ripido il sentiero incontra le prime forme addolcite dall’azione dei ghiacciai: il terrazzo glaciale e la valle sospesa. La prima conca, meta delle visite del cervo, è occupata da una suggestiva palude attraversata da una passerella di circa 80 mt.
Il tratto che supera l’ultimo scalino morenico si presenta particolarmente suggestivo, alcune opere in legno e pietra accompagnano il visitatore all’interno delle fratture di granito incastonate in una vegetazione sempre fitta.
Si giunge infine nella vallata di Fazzon lasciandosi alle spalle la fitta vegetazione del bosco ed immettendosi nella stretta vallata che conduce alla Malga Bassa.
Durante tutto il tragitto si possono ammirare sculture in legno e pietra, per questo
il sentiero della Palù viene anche chiamato “Sentiero degli Gnomi”.
Si tratta di un sentiero tematico con numerosi cartelli con illustrazioni sulla flora, la fauna e la geologia della zona.